lunedì 28 marzo 2011

Per le donne che si sentono sole e incomprese...

Per le donne, le prime a cercare aiuto dallo psicologo e spesso derise da marito e amici: non cercate l'approvazione di chi non la pensa come voi, rispettate le vostre idee, credete in voi stesse!

Per le mogli, che si dannano perche' il rapporto con il proprio uomo sta sgretolandosi e lui non vuole parlarne, farsi aiutare, tentare una qualsiasi soluzione: ricordatevi di non imporre la vostra soluzione, ma siate determinate nel trovare una strategia comune per affrontare i problemi, perche' da sole non potrete salvare il matrimonio!

Per le donne tradite, che restano con il partner ma in un clima di lotta continua:  se non siete in grado di perdonare o di affrontare onestamente la realta', fatevi aiutare a superare questo trauma, avrete piu' probabilita' di salvare la relazione e di tornare a sorridere.

Per le donne che hanno tradito, e accettano di perdere ogni liberta' per farsi perdonare: la schiavitu' non e' amore, e prima o poi genera una nuova ribellione!

Per le madri preoccupate, che credono di essere la causa dei problemi psicologici dei figli: siete la piu' grande risorsa per coloro che amate, se potete essere d'aiuto ai vostri figli  troverete il modo per farlo, lasciatevi alle spalle i sensi di colpa, non sostituitevi a loro, ascoltate cosa hanno da dirvi e insieme progettate nuove strategie!

Per gli uomini, che amano le donne ma non riescono a comprenderle: confrontarsi non e' una lotta per chi ha ragione, basta ascoltare e dare pari dignita' a tutte le opinioni, per trovare un accordo che tuteli tutti. Rifiutarsi di ascoltare e' come mettere la testa sotto la sabbia, la realta' va avanti senza di voi.

mercoledì 23 marzo 2011

Terapia per il matrimonio.. funzionerà ?

Molte coppie si rivolgono a me per salvare il proprio matrimonio, ma la terapia risulta difficile e ardua. 
Perchè ? I motivi sono veramente tanti!
Il primo in assoluto e' la motivazione, spesso infatti uno dei due partner vuole salvare il matrimonio mentre l'altro, diffidente e sfiduciato, si lascia trascinare in questa esperienza, quindi risulta poco attivo. A volte mi sembra quasi che i coniugi, indirettamente, mi chiedano di credere nel loro rapporto e quindi di aiutarli anche se loro stessi non ci credono piu'! 
Beh, non e' mio compito dare fiducia a relazioni che non mi appartengono, io al massimo scavo per trovare cosa tiene unite due persone che si son fatte tanto male, con rispetto assoluto per le loro storie; ma resta il fatto che tocca ad ognuno lottare per se stesso e per le relazioni che reputa importanti.

Quindi, non delegate a nessuno la vostra felicita'.

Secondo motivo che fa fallire le terapie di coppia: utilizzare la terapia come un "contentino"  o "un gancio" da offrire a un partner che si sta pericolosamente allontanando. Ovviamente chi avverte questo pericolo fa di tutto per riconquistare il coniuge/compagno, ma la terapia non e' una sorta di offerta sacrificale, e' un occasione per parlarsi sinceramente ma, soprattutto, per ascoltare e conoscere i pensieri dell'altro, qualunque essi siano.

Del tipo..." hai visto? mi hai chiesto per anni di parlare con qualcuno che ci aiutasse a risolvere i nostri problemi e adesso, che finalmente ho accettato, vuoi dirmi che forse e' tardi? e no, non l'accetto, non voglio ascoltare queste cose!

Venire in terapia non e' una cortesia che fate al vostro compagno/a, e' un opportunita' per capire cosa prove e cosa desidera quello sconosciuto che dorme accanto a voi!

Quindi mettetevi in gioco, lasciatevi scoprire e ri-conoscere, non cercate di salvare il vecchio rapporto anzi, dichiaratevi pronti a costruirne uno nuovo, avrete piu' possibilita' di successo.
E fidatevi del vostro terapista, non fa il tifo per nessuno, ma crede nella possibilita' di tutti di trovare una strada per la felicita'!