giovedì 29 settembre 2011

Cosa fa lo psicologo

Mi presento,

mi chiamo Gaia Camporeale, sono una Psicologa, psicoterapeuta, ad orientamento sistemico-relazionale, lavoro quindi con Individui, Coppie, Bambini ma anche con Famiglie intere.

Utilizzo lo strumento del Colloquio per scoprire, con i miei Clienti, la causa dei loro Problemi, siano essi di natura Personale o Familiare, ed insieme sviluppare le Soluzioni, le Risposte alle loro richieste!

Cosa fa lo psicologo ?

Troppo spesso la Psicologia viene accostata allo star male, alla debolezza della mente, all’inquietudine senza risposta, alla diversità, alla sofferenza mentale ma come potrete appurare nelle diverse sezioni, la Ricerca di se stessi, l’aspirazione a migliorarsi andando nella direzione della libertà psicologica, la volontà di comprendersi e comprendere gli altri che ci circondano è l’unico vero denominatore comune di tutti coloro che si rivolgono alla Psicologia e alle sue competenze.

Nel mio caso, attraverso il Colloquio, ogni persona riesce ad entrare in contatto con se stessa, facendo emergere quelle problematiche che la rendono infelice. Insieme si costruisce un percorso per raggiungere la piena soddisfazione e totale libertà=felicità!

Sembra molto semplice…in effetti una consulenza/terapia psicologica non è nulla di impossibile, seguendo i tempi e le richieste di ogni persona, con il massimo del rispetto, tutti possono raggiungere i propri obbiettivi!

La Sofferenza è un segnale d’aiuto a cui dobbiamo rispondere .

Continua la lettura sul mio sito per avere piu' notizie riguardo la Terapia Familiare

giovedì 22 settembre 2011

Coppie e fallimenti d'amore

Come e perche' lo psicologo vi puo' aiutare


Le coppie che si presentano in terapia sono spesso avvilite e disperate, dopo anni di litigi e incomprensioni, ricevuto l'ennesimo scossone, uno dei due si arrende e cerca di abbandonare la nave che affonda, mentre l'altro cerca ancora - o per la prima volta seriamente! - di salvare la coppia.

La convinzione che spesso vede distanti i partner e' sulla recuperabilita' del rapporto, e non solo, anche sulla bonta' di questo rapporto, ovvero non solo recuperare ma migliorare, altrimenti meglio "soli che male accompagnati". Se uno dei due e' convinto definitivamente che il partner non lo/la fara' mai felice, recarsi in terapia spesso e' solo un atto formale, dovuto al compagno/a per dimostrare di aver tentato tutto!

Eppure anche nei casi disperati, la terapia puo' servire moltissimo!

Spesso infatti le coppie raccontando la loro storia, dagli esordi ai piu' recenti sviluppi, descrivono la parabola dell'amore dall'apice fino all'inferno, evidenziando una scelta del partner "viziata", modalita' rigide nella coppia, ripetizioni infinite di atteggiamenti non funzionali, eredita' psicologiche familiari che ostacolano la vita di coppia. Insomma, se la storia va a finire male, non dipende solo " dagli errori del partner", ma da un modo disfunzionale di stare in coppia, da errori di base che influenzano e determinano la malriuscita del rapporto, per sempre. Come in un addizione, se cambiamo solo l'ordine degli addendi, il risultato non cambia. Quindi anche il futuro sara' uguale al passato, perche' ogni individuo che non comprende le difficolta' ed errori del passato e del presente, tendera' a riprodurre gli stessi scenari nel futuro.

Quando le persone che mi consultano mi chiedono se vedo un futuro per la loro coppia, rispondo sempre che il futuro e' il frutto del lavoro fatto nel presente:" raccogliete quello che seminate". Se il presente e' triste e disperato, evidentemente la coppia, ai giri di boa fondamentali, si e' persa, scegliendo percorsi sbagliati e perdendo terreno nei confronti del tempo e della vita.

Ma comprendere il senso del percorso fatto dalla coppia, consente di raggiungere 3 obbiettivi:

1) ristabilire un rapporto rispettoso e sereno con il partner, preludio ad una riconciliazione ma anche condizione necessaria per una separazione civile e amichevole;
2) comprendere quegli "errori di impostazione che tendono a far crescere sempre l'albero storto", ovvero gli schemi mentali, le aspettative, l'immagine di noi stessi e degli uomini/ donne, che incanalano il rapporto sempre su un binario morto;
3) entrare in contatto profondo con se stessi, in modo da " percepire chiaramente cosa voglio e come ottenerlo", senza tabu' o giudizi colpevolizzanti, senza nascondersi dietro il partner "capro espiatorio" dei nostri insuccessi, piuttosto prendendo in mano il proprio destino.

Il terapeuta conduce le coppie alla ricerca delle origini, per mostrare ad entrambi che ogni evento della loro storia e' stato direzionato - quasi inconsapevolmente - al fine di :

1)autenticare aspettative inconsce,
2) allontanare antiche e profonde paure
3)soddisfare un occulto mandato familiare.

Un esempio di aspettativa inconscia e' quando una donna, gelosissima del marito farfallone, scopre di aver scelto quel partner perche', prevedendo che prima o poi tutti gli uomini lascino le mogli, meglio scegliere un uomo che molto evidentemente ha atteggiamenti abbandonici, cosi' quando accadra', la delusione sara' minore.

Un esempio di scelta del partner
quando lui/lei viene scelto perche' e' rassicurante di contro alla paura di essere lasciati, quando lui/lei protegge il compagno/a dalla paura della depressione, oppure quando il partner promette una sicurezza economica di contro alla paura della poverta', o quando lui/lei ha un eta' ben inferiore al partner allo scopo di allontanare la paura della vecchiaia e della morte, e cosi' via.

Piu' complicato ma sempre presente e' il meccanismo del mandato familiare da soddisfare, gli esempi sarebbero innumerevoli, come questi tipici:

" sii una donna amazzone, usa l'uomo e poi sottomettilo, allontana la femminilita' " oppure

"sposati e fai figli ma ricorda che la tua unica famiglia siamo noi, i tuoi genitori, quindi prima o poi dovrai tornare a casa" oppure

"il matrimonio e' un atto sociale e formale, i sentimenti non vi appartengono, quindi cerca l'affetto altrove" e via dicendo.

E' chiaro che, con queste premesse occulte nella testa e nel cuore, la coppia diventa un campo di battaglia tra presente e passato, tra famiglie ormai scomparse e famiglie attuali mai nate, il fallimento non e' casuale, anzi, e' il frutto di un lavoro sottile che ha origine nell'infanzia.

Con l'aiuto del terapeuta queste storie si mostrano, si spiegano e danno un senso alla incomprensibile incomunicabilita' della coppia, alla tendenza distruttiva nonostante la volonta' costruttiva; inoltre con queste informazioni e' possibile finalmente comprendere dove gli individui vogliono realmente andare e come arrivarci, qualunque sia la meta essa e' raggiungibile perche' nessuna forza inconscia vi si oppone, la luce del sole "a scopo di allontanare antiche paure", accade rischiara tutti i meccanismi mettendo la coppia in condizione di ri-costruirsi con presupporti nuovi, funzionali alla crescita e scevri da antiche influenze.

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