giovedì 5 settembre 2013

Rientro pausa estiva: lo stress di chi rientra, di chi non voleva partire, e di chi non ha fatto vacanze!

Rientro pausa estiva: lo stress di chi rientra, di chi non voleva partire, e di chi non ha fatto vacanze!

Quest’anno vorrei porre l’attenzione sull’ambiguità del cosiddetto “stress da rientro”, ovvero uno stato di insofferenza e leggero malessere che sembra cogliere molti al rientro delle ferie. A parte l’ovvia difficoltà a rientrare nei ritmi lavorativi, familiari e cittadini quotidiani dopo aver interrotto la routine per alcune settimane, mi ritrovo spesso a confrontarmi con persone che mostrano una forte insofferenza, non spiegabile con il classico “mal da rientro”.

Mi accorgo che alcuni avvertono una sorta di delusione legata alle aspettative vacanziere, ovvero dopo aver atteso per un anno intero le 2-3 settimane di meritata libertà, al rientro appaiono scarichi e scontenti, eppure raramente per problemi imprevisti, molto più spesso la vacanza in sé non ha rappresentato un momento di cambiamento rispetto alla quotidianità, anzi, in alcuni casi sembrano organizzate in modo da garantire una totale continuità. Vacanza, dal latino vacantia, essere sgombri, vacui… una nuova modalità da sperimentare, magari per accogliere cose nuove!

Di qui lo stress, tanta attesa per nulla, e dinanzi un nuovo anno all’ insegna della routine! 
Allora si sentono meglio coloro che, al contrario, non aspettandosi nulla di buono dalle vacanze, preferiscono la loro quotidianità e attendono con ansia la fine di questo breve periodo di stop per tornare a casa, e rincantucciarsi lì dove tutto è noto.

Ma forse i più sofferenti potrebbero essere coloro che, avendo mille idee per le vacanze, non possono realizzarle per motivi lavorativi, economici, di salute.

Allora chi sono coloro che non risultano stressati?

Quelli che sanno sfruttare il tempo e le possibilità nel migliore dei modi, conoscendo i propri desideri e volontà, orientano le proprie esperienze nella direzione giusta, allora anche pochi giorni di vacanza sono sufficienti a ricaricarsi, anche poche ore nel weekend possono essere foriere di benessere: ovunque siamo, in casa, tenda, albergo, isola o montagna, conta se quello è il luogo dove vorremmo essere, con le persone con le quali vorremmo essere.


Se non è così, il malessere non ci aspetta al rientro, ma ci accompagna.

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