giovedì 24 novembre 2011

Il sesso dopo la nascita del figlio

La maternita, come la paternita', e' un'esperienza coinvolgente e sconvolgente che mette a dura prova l'equilibrio di coppia, dal punto di vista fisico, psicologico e sociale. Le abitudini della coppia sono completamente stravolte, il tempo a disposizione si riduce enormemente e cosi' ogni uomo e donna opera una selezione delle attivita' alle quali si dedicava in precedenza. Le mamme magari rinunciano alla palestra, i papa' allo stadio, poi riducono le uscite serali, incontrano meno gli amici, le giornate sono scandite dalle esigenze del piccolo arrivato, ovvero la preparazione delle pappine, il riposino, la visita pediatrica, e tutto il resto finisce in secondo piano.

I primi mesi gioca un ruolo importante anche la stanchezza fisica, le notti in bianco e le giornate convulse, tra lavoro e casa, sottopongono le donne a forte stress fisico e mentale, e a seconda del suo stato di coinvolgimento, anche il papa'. Stressati, stanchi e assonnati, la passione sessuale si assopisce, eppure la spiegazione non e' cosi' semplice e scontata.

Una riduzione del desiderio e' comprensibile per alcuni mesi, cosi' come la percezione della donna di essere "una sorta di oggetto destinato alla nutrizione del cucciolo" e non un oggetto sessualmente appetibile. Anche per l'uomo l'immagine della donna cambia, la vede trasformarsi nel corpo, magari cambiare le forme in modo non sempre piacevole, la identifica con "la mamma buona e disponibile" e non piu' con "la tigre appassionata" che incontrava a letto.

Abbiamo cosi' intravisto due problemi essenziali che ostacolano la vita sessuale, uno e' il tempo ridotto, l'altro consiste nell' immagine della donna - e di conseguenza dell'uomo - che si identifica con la santita' della madre e non con la carnalita' della donna.

Per aggirare questi ostacoli serve la volonta' di riavere un equilibrio sessuale e la consapevolezza che la maternita' non segna il confine tra femminilita' e maternita', bensi' rappresenta un nuovo stadio della vita dove diverse funzioni vanno ad integrarsi.

Considerati questi primi due aspetti, vanno ad aggiungersi tanti altri fattori personali e di coppia. Se la sessualita' di coppia viveva gia' in precedenza un periodo di stanchezza, la maternita' puo' rappresentare una scusa perfetta per evitare incontri notturni poco gratificanti.

Ancora piu' seria e' la situazione quando le difficolta' di comunicazione della coppia si riflettono sulla vita intima, ovvero la freddezza sessuale diventa un messaggio per il partner, sia da parte della donna che dell'uomo, del tipo "mi trascuri, questo mi fa arrabbiare e quindi non voglio concedermi' oppure " tanto pensi solo al bambino, di me non hai piu' voglia" e ancora "visto che mi lasci sola tutto il giorno, non sono disponibile per te la notte".

E' indispensabile quindi distinguere le difficolta' oggettive da quelle soggettive, e si puo' iniziare distinguendo la mancanza di occasioni dalla mancanza di desiderio. Se marito e moglie non riescono a dormire insieme perche' il bimbo piange la notte, non significa che non abbiano voglia di toccarsi, abbracciarsi o darsi piacere, basti ricordare quanto poteva essere eccitante il sesso occasionale e scomodo della gioventu', per niente sminuito dalle difficolta' di alloggio o tempo. A volte invece il nascituro diventa il muro autorizzato che la coppia costruisce al fine di allontanarsi fisicamente in piena incoscienza.

Quando il desiderio e' presente, spesso deve superare una serie di ostacoli messi apposta per provarne l'autenticita' e la purezza, come una prova d'amore che soprattutto le donne chiedono ai propri partner. Quando la donna fatica a concedersi del tempo per se', ancor meno si concede dei momenti di puro piacere - perche' le sembra di trascurare il figlioletto - e quindi vorrebbe che anche il partner mostrasse:

  • a) lo stesso senso di colpa;
  • b) la stessa difficolta' a lasciarsi andare
  • c) comprensione per la rigidita' della compagna

Se invece il partner mostra desiderio e volonta' di approccio, mostrando insofferenza per la reticenza femminile, la donna si sente mortificata, per la sua inadeguatezza , e arrabbiata allo stesso tempo per la mancanza di tatto maschile, sentendosi costretta a fare qualcosa che non desidera. E' necessario allora che la donna si confronti con l'uomo senza vantare una superiorita' ne' percependosi in difetto " io mi curo di nostro figlio quindi si fa quello che voglio io"/"se non sono attiva come prima, mi tradira' di sicuro" e trovando dentro di se' il senso piu' profondo di una caduta del desiderio sessuale, senza nascondersi dietro gravidanza e maternita'.

L'uomo al contempo deve comprendere che per la donna la maternita' puo essere vissuta come un ruolo principale, come un lavoro a tempo pieno che occupa tutta la sua mente, e quindi e' suo compito aiutare la compagna a ritagliarsi un po' di tempo per se', per il sesso ma non solo, sostenendola e spalleggiandola quando i suoi desideri tornano finalmente a galla, che sia desiderio di una manicure o una passeggiata, un cinema o una serata romantica. Quanto prima la maternita' viene concepita come un elemento da integrare con altri, tanto prima il pensiero ed il desiderio potranno concentrarsi sui diversi aspetti della vita.

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